La Merlite: perché mette a rischio la felicità di coppia

Appendice estetica a FELICI E CONTENTI (composta per gentile ispirazione di un gaio lettore)

Nel volume base della nostra ricerca sulle dinamiche di coppia, FELICI E CONTENTI (Ensemble Edizioni 2020), premettemmo a tutte le nostre dissertazioni che nessuna di esse avrebbe mai fatto leva su elementi puramente esteriori, essendo l’estetica (non filosofica) non un valore esatto bensì qualcosa di soggetto al gusto personale dei singoli e dipendente da moltissime variabili – spesso per niente connesse con l’estetica in sé -.

Tuttavia, proprio discutendo di taluni elementi prettamente fisici ultimamente ci siamo ritrovati a ragionare su quella che l’attrice Luciana Littizzetto definisce “merlite”, ossia una trasformazione che affligge o esalta (a seconda dei gusti) l’aspetto degli uomini, a partire più o meno dai 45 anni d’età (relativamente, ovvio, a patrimonio genetico, attività fisica, gusto nel vestire). Perciò siamo qui ad illustrare come e perché il sopraggiungere di questa, che alcuni definiscono “patologia”, influisca non poco sulla relazionalità e sulla vita di coppia.

Definiamo innanzitutto la merlite: com’è facilmente intuibile, il nome si riferisce alla sagoma del merlo (per scegliere un volatile a caso, ma sarebbe andata bene anche la gallite, o la passerite ma qui poi si rischierebbe di trovarsi su terreni pericolosi). Il merlo è una specie ornitologica molto comune, i cui esemplari sono caratterizzati da corpi piuttosto robusti sorretti da due zampine assai sottili: nulla nell’aspetto dell’animale ricorderebbe la sagoma di un essere umano, finché non si incontra un uomo con la merlite. L’uomo con la merlite ha infatti delle gambe molto magre, che se nelle proporzioni di gioventù non entravano troppo in contrasto con le forme del busto, con l’aumentare – nel corso degli anni – delle dimensioni dell’addome, sembrano riuscire a sostenere il tronco per un semplice scherzo della fisica. Oltre a questo, la prominenza del ventre viene ad annullare la sagoma dei glutei, che infine sembrano scomparire quasi del tutto dall’atlante anatomico di questi soggetti.

Ora, anche se qualche riga fa, proprio a beneficio del dubbio, e per considerare tutte le possibilità, abbiamo ipotizzato un apprezzamento delle caratteristiche appena descritte da parte dell’universo femminile, dobbiamo chiarire qualcosa che sembra non aver mai avuto accesso al club esclusivo delle nozioni maschili: sappiamo di questo non accesso da talune scelte estetiche dei maschi, le cui cause sono abbastanza misteriose.

Per esempio non è raro, anzi oseremmo dire che sia all’ordine del giorno, che nelle palestre si incontrino energumeni che praticamente vivono in sala pesi – dopo essercisi sistemati con una tenda Quechua e un fornelletto per la cottura di cibi semplici quali riso in bianco e pollo – i quali accumulano tanta massa muscolare su collo, spalle e tronco che sembrano perennemente trasportare un bue, così come il pastorello del presepe porta l’agnellino. Per contro essi trascurano completamente o quasi di dedicarsi allo sviluppo della parte inferiore del loro corpo, ottenendo così di sembrare afflitti anzitempo da una vera e propria merlite, senz’altro più atletica di quella legata all’età, ma comunque grave: essi ricordano molto gli ecomostri costruiti illegalmente sui litorali italiani, quei possenti edifici cilindrici  piantati nel mare su pilastri molto sottili, così concepiti per conferire leggerezza alla struttura e dare meno nell’occhio.

Anche la moda non manca di confermare quanto inesplorate siano le preferenze basilari delle donne riguardo gli uomini, e questo si è visto nei modelli di pantaloni che negli ultimi anni sono andati per la maggiore: a vita bassa, attillati con risvoltino, con orlo vertiginoso su gambe accuratamente depilate, con cavallo al ginocchio a comprimere il fondoschiena e far sembrare i femori di chi li indossa lunghi da 15 a un massimo di 22 cm, tutto nel più totale disprezzo dei bisogni del senso estetico femminile più basilare. Coloro che indossano questo genere di pantaloni, e sono disponibili ad indossare qualunque modello proposto dal gotha della moda internazionale, sono gli stessi che poi lamentano il poco appeal delle scarpe ballerine se poco poco una disgraziata decide di acquistarle per potercisi recare a lavoro senza incorrere in storte o lussazioni.

Tutto questo, insomma, non fa che confermare quanto sia misconosciuto l’apprezzamento femminile di gambe e glutei maschili ben torniti, ben piantati, o quantomeno proporzionati al tronco. Mentre gli uomini si struggono per avere addominali a cubetti (o se ne strafottono lasciando che il ventre strabordi oltre la cintura e si abbandoni alla gravità), per le donne un filo o più di grasso sulla pancia non rappresenta un problema, anzi al contrario a volte è un elemento sexy, poiché l’importante è che sia abbinato a due gambe che siano più possenti delle loro. E non per forza muscolose, no, assolutamente: anzi, le gambe pompate a forza, dove quei muscoletti spigolosi si fanno spazio a fatica tra le ossa e i tendini, esplodendo qua e là su una caviglia sottilissima, sono peggio ancora delle zampe di merlo.  

Quanto alle nostre ormai note categorie, esse ci vengono in aiuto per spiegare come mai per le donne gambe e glutei degli uomini siano così importanti, perché sia basilare – per amore della coppia – prevenire nei limiti del possibile la merlite, e perché mai le donne passino molti minuti al giorno a guardare la pagina Instagram degli All Blacks e di tutto il campionato internazionale di rugby.

Mentre Sfigati e Lobotomizzati possono benissimo avere gambe sottili e glutei non pervenuti,  in quanto le loro donne li scelgono principalmente per affidabilità e in prospettiva di creare con essi dei consorzi familiari, gli Stronzi sono sempre dotati di possenti gambe e considerevoli deretani. Anche in caso di sovrappeso (che per gli Stronzi non arriva mai a livelli eccessivi in considerazione delle molte loro attività, che ne bilanciano l’amore incondizionato per la birra e la buona tavola), costoro mantengono un equilibrio di proporzioni tale che anche quando superano i 100 kg di peso non sembrano mai dei ciccioni ma semplicemente degli omoni. Tecnicamente parlando, la poderosa sostanza della parte inferiore del loro corpo, li rende amanti impareggiabili (tutti da palpare), e permette loro di condurre quasi senza intoppi la loro esistenza di Stronzi, poiché le donne che sono a conoscenza di questo restano a loro devote pressoché per sempre e nonostante tutto, mentre quelle che non lo sanno lo intuiscono, diventando così tutte delle possibili loro arrendevoli prede – quando passeggiano di sabato sera mano nella mano col loro Lobotomizzato secco, e guardano senza farsi vedere il florido Stronzo con le cosce grosse e il sedere pieno che passa loro accanto -.

Ecco spiegato, dunque, il perché della merlite come problema che mina alle basi la felicità di coppia, e che mette a rischio rapporti coniugali anche lunghi una vita; ecco spiegato perché i pantaloni aderenti e col cavallo basso sotto un tronco molto grande sono deleteri e mettono a rischio la perpetuazione della specie; ed ecco spiegato perché, alla fin fine, le donne che ogni tanto si mettono le ballerine per camminare comode vanno lasciate in beneamata pace.